Consulenza energetica industriale: un esempio concreto
Sono molteplici le strade percorribili grazie a una consulenza energetica industriale per imprese medio-grandi. Una consulenza energetica offerta nel comparto industriale può infatti concretizzarsi nel semplice confronto fra esperti e responsabili, anche a distanza, ma può coincidere con azioni più concrete e mirate, volte a individuare e quantificare eventuali margini di risparmio. Fondamentale è distinguere fin da subito l’interlocutore a cui fare riferimento: la legge italiana è all’avanguardia rispetto ad altri paesi del mondo, avendo istituito figure come l’energy management e realtà come le Energy Service Company (ESCo). È a loro che bisogna rivolgersi quando si cerca di ottenere una consulenza energetica industriale approfondita, tanto più perché alcuni fra i possibili interventi di risparmio energetico successivi verranno ripagati alla luce della riduzione delle spese, cosa che non avviene quando ci si affida a un consulente qualunque. Ma vediamo un caso tipico di consulenza offerta dalla nostra società ESCo.
Dal sopralluogo sul posto all’analisi della bolletta di luce e gas
Quando un’azienda ci contatta per una consulenza energetica, la prima cosa che proponiamo è la valutazione gratuita della bolletta. Perché questo? Perché dalla bolletta si possono evincere molti dati interessanti, ad esempio la presenza di costi superflui non dovuti, vedi le accise per le imprese energivore e relative agevolazioni che potrebbero spettare all’azienda. Da non sottovalutare anche la spesa per Kilowatt e per metro cubo di gas metano o GPL. Cifre eccessive sono frutto immancabilmente di tariffe gonfiate e clausole passate inosservate, con vantaggi limitati al primo e secondo anno ma non agli anni seguenti. Una consulenza dovrebbe concentrarsi poi sul contratto di fornitura e cioè sull’attuale offerta di luce e gas. Anche qui sono tante le variabili in gioco: spuntare prezzi migliori, spesso, è più facile di quanto si pensi.
Se la valutazione gratuita e l’analisi del contratto di fornitura ancora non bastano, si può passare ad attività più avanzate, al confine tra una consulenza e una pianificazione strategica di lungo termine. Parliamo in questo caso del monitoraggio dei consumi dell’industria, ovvero dell’installazione di contatori e sottocontatori per la verifica dei consumi dei macchinari e degli impianti. Motori e automazioni obsolete determinano sprechi di energia e quindi costi elevati a fine anno. Idem per l’impianto di illuminazione, i sistemi di riscaldamento dell’acqua, la climatizzazione dell’aria e il trasporto. In base agli accordi, l’obiettivo ultimo di una consulenza energetica può essere la produzione di un audit completo con tutti i dettagli per passare dalla teoria ai fatti.