Analisi dei consumi energetici nei fabbricati industriali
Dopo aver visto in cosa consiste l’obbligo di diagnosi energetica industriale, parliamo ora di consumi energetici nei fabbricati industriali in generale, considerando i possibili vantaggi di un’analisi nei medi e grandi stabilimenti. Innanzitutto distinguiamo le diverse voci che incidono sul bilancio energetico, ovvero sul totale dei consumi di un fabbricato industriale. A fare la parte del leone sono quasi sempre i macchinari. Che siano linee di produzione di bombole del gas o cesoie/bordatrici per la lavorazione della lamiera, le isole e gli impianti automatici o semi automatici consumano notevoli quantità di energia. L’intervento consigliato in questo caso è l’ammodernamento del parco macchine: se in fase di analisi del fabbricato industriale dovesse emergere la convenienza di acquistare nuovi macchinari, sarà opportuno valutare l’opzione e assicurarsi così minori consumi.
L’alternativa al taglio dei consumi è la diminuzione della dipendenza energetica. Qui le strade da percorrere sono due, entrambe sicure e collaudate. La prima è l’installazione di un impianto fotovoltaico sul tetto del fabbricato industriale. L’energia fotovoltaica prodotta andrà a ridurre il fabbisogno del capannone, con ripercussioni positive sulla bolletta per almeno 20 anni. La seconda strada, ammesso che in fase di analisi ne emerga il beneficio, è quella del solare termico, vale a dire l’autoproduzione di energia per il riscaldamento dell’acqua. Sappiamo bene come l’acqua calda non serva solo nel bagno ma anche e soprattutto in un eventuale sistema di riscaldamento invernale radiante, così come per alimentare gli stessi macchinari.