Category: News

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7 opportunità per il risparmio di energia nelle industrie

7 opportunità per il risparmio di energia nelle industrieOggi come oggi le opportunità per il risparmio di energia nelle industrie sono veramente tante. Nel comparto siderurgico, metalmeccanico, estrattivo o negli altri settori dell’industria leggera e pesante, si può arrivare a risparmiare energia in molti modi, e non per forza con interventi strutturali e investimenti di una certa entità. Fondamentale è affidarsi a un partner competente, ad esempio una società ESCo specializzata, l’unico in grado di valutare le spese, i consumi e le reali opportunità di risparmio di energia all’interno dell’industria, sia essa un semplice capannone che un centro produttivo  che impegna migliaia di dipendenti. In questo articolo elenchiamo 7 possibilità fra le più importanti per ottimizzare l’energia elettrica e il gas, con risultati sorprendenti nel breve e nel lungo periodo.

1) RISPARMIARE ENERGIA CON LE FONTI RINNOVABILI

Solare termico e fotovoltaico sono due fra le principali opportunità di risparmio nell’ambito delle fonti rinnovabili. Realizzare un impianto sulla copertura di un fabbricato o in un’area libera significa tagliare in misura sensibile i consumi di energia elettrica e gas, recuperando l’investimento in un’orizzonte temporale certo.

2) RISPARMIARE ENERGIA CON L’ILLUMINAZIONE LED

Molte delle industrie italiane sprecano denaro per alimentare un sistema di illuminazione ormai obsoleto. Lampadine fluorescenti, tubi al neon e altre fonti richiedono più manutenzione e più energia del necessario: all’opposto, strip LED e sistemi LED garantiscono performance superiori e una conseguente riduzione delle bollette.

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Business success.

Energy manager a Verona: i nostri servizi per PMI e aziende

 Energy manager VeronaPer noi di WP Energy, Energy Service Company (ESCo) con sede a Verona, offrire un servizio di energy manager significa fornire alle aziende strumenti e know how per ottimizzare i consumi e ridurre i costi in bolletta. Il ventaglio di soluzioni per l’energy management include proposte avanzate come gli impianti di domotica, ma anche semplici consulenze per attivare piani di interrompibilità, acquistare veicoli elettrici aziendali e, più in generale, raggiungere standard di efficienza energetica superiori. Il settore oggi presenta numerose opportunità di risparmio, con piani di rientro sicuri anche per investimenti importanti. A questo si aggiunge la possibilità di ottenere la nostra assistenza a titolo “gratuito”, per cui il pagamento dei servizi forniti si basa, totalmente o parzialmente, sul miglioramento dell’efficienza energetica conseguito, così come previsto dal decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 115 “Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all’efficienza degli usi finali dell’energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE”.

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Two workers in overalls holding documents and looking at them in the premises of the factory

5 tecnologie per il risparmio energetico nei processi industriali

5 tecnologie per il risparmio energetico nei processi industrialiQuando si parla di tecnologie per il risparmio energetico nei processi industriali si pensa subito (e solo) alle energie rinnovabili,  e in particolare al fotovoltaico. In realtà di tecnologie per risparmiare energia nel comparto dell’industria leggera, media e pesante ne esistono moltissime, dalle più semplici alle più complesse e sofisticate. Pensiamo ad esempio all’illuminazione con LED di ultima generazione, o all’uso di inverter per ottimizzare i consumi energetici. In questo articolo abbiamo scelto 5 fra le tecnologie più accattivanti per il risparmio energetico nei moderni processi industriali. Conoscerle è un primo passo lungo la strada della riduzione dei consumi e quindi dei costi, con l’obiettivo di rendere l’azienda più efficiente e competitiva.

1) RISPARMIO ENERGETICO CON L’ILLUMINAZIONE A LED

Proprio l’illuminazione a LED rientra fra gli investimenti “facili” perché economici e con payback interessante. L’intervento prevede la sostituzione delle lampade tradizionali (a fluorescenza, incandescenza, neon ecc) con sistemi LED all’avanguardia, incluse le strip LED. A proposito di incentivi, si veda l’articolo pubblicato sul nostro stesso blog riguardante i Certificati bianchi per illuminazione a LED.

2) RISPARMIO ENERGETICO CON IL SOLARE TERMICO

Anche il solare termico, alla pari del fotovoltaico, è un ottimo investimento per alimentare i processi industriali senza pesare sull’ambiente e sul portafoglio. Scaldare l’acqua a uso sanitario o quella impiegata per i macchinari significa tagliare i costi del gas, con un risparmio immediato e sensibile sul budget.

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Pile of documents on gray reflection background. Many graphs and charts. Concept image of data gathering.

Certificazione energetica per aziende energivore: come fare

Certificazione energetica aziende energivoreLa certificazione energetica per le aziende energivore è uno strumento fondamentale per ottimizzare i costi. Come abbiamo già avuto modo di vedere, acquisire lo status di impresa energivora garantisce vantaggi importanti, a prescindere dalle dimensioni aziendali. Il Decreto Legge 22 giugno 2012 n. 83 (detto anche “Decreto Sviluppo”) ha infatti individuato un nuovo indice di “energivorità”, che non si basa più soltanto sull’energia consumata, ma sul peso della spesa energetica rispetto al fatturato. Si tratta di una modifica sostanziale, perché consente anche a imprese medio-piccole di accedere alle agevolazioni sulle accise e sugli oneri di sistema, con conseguenti tagli in bolletta fino al 6-7%. Diventare impresa energivora impone un audit energetico obbligatorio, da rinnovare periodicamente per non incorrere in sanzioni che possono andare da 4.000 € a 40.000 €. Una valida alternativa all’audit consiste nell’affidarsi alla certificazione energetica per aziende energivore secondo i sistemi ISO 50001, EN ISO 14001 o EMAS. Scopriamo nel dettaglio entrambe le possibilità.

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male inspector looking at screen with operator in warehouse

Energy tutor: il monitoraggio dei costi energetici aziendali

Energy tutor al lavoroTra le figure che si occupano di efficienza energetica aziendale, l’energy tutor è senza dubbio una delle più richieste. Compito di un bravo energy tutor è quello di monitorare i consumi delle imprese (luce e gas ma non solo) e mettere in pratica soluzioni mirate all’ottimizzazione e al risparmio. Negli ultimi anni si sono diffusi anche dispositivi progettati per svolgere il compito di monitoraggio, con funzionalità avanzate di controllo e decisione attiva. In questo caso, tuttavia, parlare di energy tutor può risultare fuorviante, perché manca la parte strategica legata alla pianificazione di lungo periodo, fattore questo peculiare in ambito di energy management ed energy tutoring. Senza pianificazione, viene anche meno l’utilità di conoscere la situazione attuale dei consumi. I due aspetti dunque sono in stretto rapporto l’uno con l’altro e consentono di gestire al meglio le risorse energetiche con vantaggi concreti e duraturi. Vediamo come.

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Variable speed drive inverter converter, unit for voltage stabilization

Inverter industriali: l’investimento che pochi conoscono

Inverter industrialiTra le soluzioni di risparmio energetico aziendale, alcune appaiono scontate, vedi i pannelli fotovoltaici, altre risultano meno ovvie, ad esempio il recupero delle accise non dovute. Nel secondo gruppo rientrano anche i motori e gli inverter industriali per l’efficienza energetica. Non sono in molti a conoscere questo tipo di dispositivi avanzati, eppure i benefici restano assodati. Eppure, si tratta di uno dei tanti investimenti che una moderna impresa dovrebbe mettere in conto nel momento in cui decide di intraprendere una politica di riduzione dei consumi. Ad oggi il mercato offre decine di modelli di inverter industriali, che differiscono per dimensioni, performance, costi, tecnologie e funzionalità. Minimo comune denominatore è il vantaggio garantito, che si può riassumere in un migliore controllo sui motori dei macchinari, con effetti positivi in termini di fabbisogno energetico, usura e costi. Vediamo nel dettaglio perché.

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Portrait of an handsome businessman

Consulenza vs audit energetico: le 5 differenze principali

Consulenza vs audit energeticoLe aziende che desiderano intraprendere un percorso di efficientamento energetico si trovano di fronte a due possibilità: la consulenza semplice o l’audit. Se l’obiettivo di entrambe è fornire risposte chiare in merito alle strategie da adottare, gli strumenti, le tempistiche e le condizioni previste per la consulenza energetica o per l’audit sono ben diverse. La normativa, tanto per cominciare, disciplina solo l’audit (divenuto fra l’altro obbligatorio per determinate aziende a partire da dicembre 2015), mentre la consulenza rimane un servizio libero e non regolamentato, che viene offerto sia da professionisti qualificati sia da figure non prettamente specializzate in energy management. Per non commettere errori è importante scegliere bene a chi rivolgersi, verificando requisiti come la Certificazione ESCo (Energy Service Company). Ma vediamo nel dettaglio cosa aspettarsi da una consulenza e da un audit in 5 punti.

1) PANORAMICA GENERALE VS DIAGNOSI COMPLETA

La prima differenza importante fra consulenza e audit è nel risultato. Da una parte, a conclusione della consulenza avremo una panoramica generale delle criticità e di ciò che si può fare per migliorare la situazione. Dall’altra, l’audit energetico ci permetterà di valutare i risultati di quella che è, a conti fatti, una vera e propria diagnosi, valida per impostare una politica di ottimizzazione energetica di lungo periodo.

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Expensive energy and power consumption concept. Coins in front of electricity meter.

Fornitura energia elettrica per aziende: quale conviene

Fornitura energia elettrica per le aziendeDecidere la migliore fornitura di energia elettrica e gas per le aziende non è affatto semplice. Gli aspetti da considerare sono molteplici e un errore di valutazione può determinare costi supplementari che nel lungo periodo pesano sul bilancio. Potrebbero esserci ad esempio le famigerate accise sull’energia elettrica non dovute e per le quali andrebbe subito richiesta l’esenzione. O magari sono tariffe applicate dalla società che si occupa della fornitura, per vie traverse e in modo poco trasparente. La maggioranza di imprenditori non è a conoscenza delle pratiche adottate dai grandi e piccoli player attivi nel mercato dell’energia elettrica e del gas, e questo li porta a optare per la fornitura che appare più vantaggiosa, scoprendo solo in seguito che la convenienza si esaurisce nel giro del primo anno. Come fare dunque per ottimizzare le spese?

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La verità sulle accise per l’energia elettrica in azienda

Accise per l'energia elettrica aziendaleIncredibile ma vero. Molte aziende italiane, senza saperlo, pagano accise NON DOVUTE per il consumo di energia elettrica. Un fatto assodato, di cui solo pochi sono a conoscenza. Eppure basterebbe una semplice consulenza energetica con una società ESCo (Energy Service Company) per definire se sussistono le condizioni per richiedere le corrispondenti agevolazioni. Condizioni che si riducono in sostanza allo status di azienda “energivora”, e cioè di azienda con forti consumi. In altre parole, le imprese che rientrano nella definizione di azienda energivora ai sensi del DM 5 aprile 2013 possono essere esonerate dal pagamento di accise (tasse) non dovute. Un’occasione di risparmio importante, soprattutto perché non richiede interventi strutturali o investimenti di alcun genere. Ma vediamo meglio in cosa consiste questa opportunità e come procedere per non pagare.

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7 valide soluzioni per ridurre i costi fissi aziendali

7 valide soluzioni per ridurre i costi fissi aziendaliDi come sia possibile ridurre i costi fissi aziendali (e risparmiare) abbiamo già parlato l’anno scorso con dovizia di particolari. Oggi affrontare l’argomento da un’altra prospettiva, offrendo idee concrete e valide soluzioni applicabili da chiunque per ridurre da subito – e a volta senza alcun investimento – i costi fissi aziendali. Costi che nel nostro caso sono legati al consumo (o per meglio dire allo spreco) di energia elettrica. Non ci riferiamo alla solita autoproduzione di energia pulita con pannelli fotovoltaici, né al riscaldamento ottenibile con un impianto solare termico, entrambe alternative valide ma che obbligano a investimenti di un certo calibro. Le soluzioni per ridurre i costi fissi che vogliamo proporvi sono altre, e spesso, per la maggior parte, poco note. Partiamo dalla prima: le agevolazioni sulle accise non dovute.

1) AGEVOLAZIONI SULLE ACCISE PER LE AZIENDE ENERGIVORE

Pochi lo sanno, ma in Italia esiste una normativa che prevede agevolazioni sulle accise relative all’energia elettrica. Accise che non sono dovute nel caso delle aziende energivore, ovvero delle aziende con forti consumi di energia elettrica. Una soluzione questa che permette di ridurre i costi fissi in tempi rapidi e a costo zero.

2) CAMBIARE FORNITORE DI ENERGIA ELETTRICA

Un sistema efficace per ottenere sensibili risparmi sui costi fissi è quello di cambiare fornitore di energia. Il mercato libero gioca in questo senso un ruolo importante: la competizione fra le varie imprese porta a ridurre le tariffe, garantendo margini di risparmio interessanti, in molti casi decisamente più elevati rispetto alla fornitura in essere.

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