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I consorzi di energia elettrica per le aziende

Consorzi di energia elettricaI consorzi di energia elettrica sono gruppi di aziende che hanno scelto di associarsi per ottenere vantaggi economici e competitivi nella fornitura di energia. Il meccanismo è semplice: grazie all’elevato numero di partecipanti (quella che viene chiamata in gergo “massa critica”), il consorzio ottiene prezzi più bassi e condizioni di favore. La stessa cosa accade per i gruppi di acquisto di energia elettrica, con la differenza che questi ultimi sono formati di solito da un pubblico di privati. Consorzi e gruppi di acquisto nascono in seguito alla liberalizzazione del mercato di energia e gas metano avviata con il Decreto Legislativo n° 79 del 16 marzo 1999. Nel testo vengono usati termini quali “società consortili” e “consorzi”, definiti come aventi diritto alla qualifica di clienti idonei. Consorzi più o meno grandi sono presenti in tutto il territorio nazionale e svolgono la loro attività secondo principi di trasparenza e tutela.   

COME PARTECIPARE A UN CONSORZIO PER L’ENERGIA ELETTRICA

Qualunque azienda ha la possibilità di partecipare a un consorzio di energia elettrica e gas. La procedura classica prevede la verifica dei consumi in bolletta e la successiva ammissione al consorzio previa compilazione di un modulo e il versamento di una quota associativa simbolica. In tempi rapidi l’azienda potrà beneficiare di tariffe più basse e dunque di una riduzione dei costi. Non solo: molti consorzi propongono interventi di energy management per una corretta gestione delle risorse. In quest’ottica è importante ricordare la maggiore attenzione dei consorzi verso l’impiego di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, eolico, geotermico), al punto che alcune realtà di sono specializzate nell’offerta esclusiva di energia verde.

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L’efficienza energetica negli edifici industriali

Efficienza energetica negli edifici industrialiMigliorare l’efficienza energetica negli edifici industriali conviene sotto diversi punti di vista. Al di là delle scelte ambientaliste, continua a pesare l’inarrestabile rialzo del prezzo delle fonti fossili, ancora oggi la prima risorsa per il riscaldamento degli edifici industriali, l’illuminazione dei capannoni e il funzionamento dei macchinari. La fonte più utilizzata rimane il gas naturale, che da solo copre il 40% del fabbisogno energetico totale del “sistema produttivo”. Seguono petrolio e derivati e da ultimo le rinnovabili, in particolare le biomasse. È evidente come questa dipendenza vada a incidere sul bilancio aziendale e sulla competitività. Non a caso il colosso Lamborghini, per lo stabilimento di Sant’Agata Bolognese, ha deciso di realizzare nel 2012 il progetto di un edificio industriale multipiano in Classe A, puntando per il 2015 all’obiettivo carbon neutral. Un modello di efficienza energetica da prendere come punto di riferimento.

DOVE INTERVENIRE PER MIGLIORARE L’EFFICIENZA ENERGETICA

Il consumo medio annuo dello stabilimento Lamborghini di Sant’Agata Bolognese è inferiore a 8 Kwh/m3, merito soprattutto dell’elevato isolamento termico e, nello specifico, della combinazione di pareti in policarbonato a triplo strato e pareti ventilate ricoperte di lastre ceramiche ultrasottili. Una soluzione alla portata di poche grandi realtà industriali e tuttavia significativa per capire dove e come intervenire per migliorare l’efficienza energetica. Nel caso di edifici industriali già esistenti, è bene muoversi dopo un’accurata valutazione dei consumi, valutazione che deve includere l’analisi della bolletta. Il report ottenuto permette di individuare gli sprechi della struttura e dell’attività industriale a livello di consumi energetici.

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Guida al fotovoltaico sul tetto delle aziende

 Fotovoltaico per aziendeL’impianto fotovoltaico viene installato sul tetto delle aziende per diversi motivi, tra cui spazio e orientamento. La copertura esterna di capannoni, fabbricati e immobili risponde infatti a questi e altri requisiti fondamentali (distanza, accessibilità, ecc…) senza i quali il rendimento dell’impianto non giustificherebbe l’investimento.

È opportuno che le caratteristiche del tetto dell’azienda siano analizzate di volta in volta con estrema attenzione, assicurando una progettazione accurata e un dimensionamento corretto.

Il primo fattore da prendere in considerazione è lo spazio: per quanto riguarda i tetti piani, i moduli andranno montati su basi di appoggio inclinate e distanziate per via dell’ombreggiamento reciproco. Per ogni KW di potenza, dunque, occorreranno dai 10 ai 12 metri quadri circa di area libera. Se invece il tetto è inclinato ed esposto come dovrebbe, lo spazio necessario potrà scendere fino a 7-9 metri quadri per KW di potenza.  

DALLA TIPOLOGIA DI PANNELLI ALL’ORIENTAMENTO DEL TETTO

Se lo spazio è il primo e più importante parametro da valutare, è anche vero che la tipologia di pannelli fotovoltaici influisce e non poco sulla metratura richiesta. Pannelli monocristallini, policristallini o a film sottile reagiscono in modo differente alla provenienza dei raggi solari (luce diffusa o diretta) e questo determina il tipo di installazione e, di conseguenza, l’area da occupare. Essenziale è poi l’orientamento (o esposizione) del tetto dell’azienda, ammesso che si possa usare questo termine e non si abbia a disposizione un tetto piano (in questo caso andranno studiati supporti inclinati). Ideale risulta un’esposizione del tetto a sud, ma vanno altrettanto bene esposizioni a sud-est o sud-ovest. Per quanto riguarda l’inclinazione dei moduli fotovoltaici, questa varia in base alla località in cui sorge l’edificio aziendale.

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Illuminazione a LED per grandi spazi e capannoni

 Illuminazione LED per grandi spaziApplicata su grandi spazi, edifici industriali e capannoni, l’illuminazione a LED risulta una delle soluzioni più convenienti per migliorare la qualità dell’ambiente di lavoro e ridurre la spesa energetica. A fronte di un investimento meno impegnativo rispetto ad altri interventi (installazione di pannelli fotovoltaici, acquisto di veicoli elettrici, ecc), è possibile sostituire le lampade tradizionali con supporti basati su tecnologia a LED, superiori sotto ogni punto di vista. Cambiare l’impianto di illuminazione all’interno di grandi spazi e capannoni significa non soltanto ridurre di oltre il 90% la corrispondente voce in bolletta. I vantaggi riguardano anche la qualità della luce, la maggiore sicurezza, la flessibilità di utilizzo, l’abbinamento con sistemi di controllo e gestione (domotica). Un modo intelligente per aumentare la competitività della fabbrica o dell’azienda.

TUTTI I BENEFICI DELL’ILLUMINAZIONE A LED PER SPAZI GRANDI

Il primo e più importante beneficio per l’imprenditore che sceglie di passare all’illuminazione a LED è quello di ridurre la bolletta dell’energia elettrica. Una normale lampadina a incandescenza – la cui produzione è stata bloccata per legge in tutta Europa da settembre 2012 – consuma fino a 9 volte in più di una lampadina a LED. A questo bisogna aggiungere la sicurezza dovute alle bassissime temperature di funzionamento, unita al rispetto della normativa in vigore in materia di illuminazione sul posto di lavoro (UNI 12464-1 del 2004). La legislazione prevede il mantenimento di determinati parametri relativi a distribuzione delle luminanze, abbagliamento, direzione della luce, resa dei colori, sfarfallamento e controllo della luce diurna, parametri in cui rientrano i moderni impianti di illuminazione a LED.

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5 idee su come risparmiare energia in azienda

Come risparmiare energia in aziendaPiù che di idee su come risparmiare energia elettrica in azienda, sarebbe giusto parlare di settori strategici in cui un’impresa dovrebbe investire per consumare meno energia e tagliare i costi in bolletta. L’ottica giusta è infatti quella dell’investimento, sebbene in moltissime situazioni sia possibile ottenere un risparmio immediato con il solo cambio di fornitore di energia elettrica (ne parliamo a proposito di Fornitura elettrica per le aziende). Senza dubbio, per le aziende davvero interessate al risparmio energetico le soluzioni non mancano e diversificare diventa la parola d’ordine. Tra le tante aree su cui puntare, ne abbiamo selezionato 5 ad oggi più vantaggiose delle altre. È chiaro che ogni azienda avrà le sue necessità particolari, ma le il valore di questa breve lista di idee rimane pur sempre valido. Iniziamo!

1) RISPARMIARE ENERGIA IN AZIENDA COL CAMBIO DI FORNITURA

Come accennato nell’introduzione, il solo cambio di fornitore di energia e gas (così come il cambio di contratto con lo stesso fornitore) risulta un ottimo punto di partenza per avviare una politica di risparmio nei consumi. In questo caso è bene affidarsi a un consulente indipendente, in quanto interfacciarsi direttamente con le ditte che erogano il servizio significa rimettersi nelle mani di chi lavora, prima di tutto, per incrementare i propri guadagni.

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Efficienza energetica nelle imprese: a chi rivolgersi

Efficienza energetica nelle impreseL’efficienza energetica nelle imprese è un obiettivo comune che può portare enormi vantaggi alla singola azienda e alla collettività nel suo complesso. Come abbiamo visto più volte negli aggiornamenti pubblicati in questa sezione, le aree di intervento tipiche dell’efficienza energetica sono molteplici e possono essere suddivise in due categorie. La prima riguarda gli interventi che non prevedono modifiche strutturali all’azienda. Un esempio classico è il cambio di fornitura di energia elettrica o, in alternativa, la modifica del contratto in vigore. Dal momento che le aziende fornitrici operano secondo condizioni stabilite da loro (il cliente deve solo firmare un contratto), spesso e volentieri la semplice mediazione di un esperto porta all’individuazione di contratti e condizioni migliori. Non bisogna dimenticare che quello nazionale è ad oggi un mercato libero, dove accanto ai grandi nomi esistono fornitori piccoli ma altrettanto validi.

INTERVENTI STRUTTURALI PER L’EFFICIENZA ENERGETICA AZIENDALE

Nel secondo gruppo rientrano gli interventi strutturali per diminuire il consumo di energia e gas. Dall’installazione di un impianto fotovoltaico al cambio delle lampadine con sistemi moderni di illuminazione a LED, dall’acquisto di vetture e scooter elettrici all’uso del solare termico. È chiaro che l’investimento, in questo caso, potrebbe rivelarsi notevole, ma il condizionale è d’obbligo: ogni impresa si distingue per determinate caratteristiche e non è detto che tutti gli interventi siano convenienti a priori. La decisione dovrà essere presa dopo un attento monitoraggio delle performance e delle peculiarità dell’impresa, d’accordo con il committente e con i suoi obiettivi.

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Agevolazioni per il risparmio energetico delle imprese

 Agevolazioni risparmio energetico impreseLe agevolazioni per il risparmio energetico delle imprese rappresentano un argomento piuttosto controverso. La domanda che rimbalza fra esperti, imprenditori e commercialisti è la seguente: le detrazioni fiscali per l’efficienza energetica (confermate di recente per l’intero 2014 e per gli anni successivi) valgono anche nel caso di interventi su aziende, capannoni e fabbriche? La risposta è tutt’altro che scontata. Sebbene la normativa sembri indirizzata esclusivamente ai privati, diverse eccezioni riguardano il sistema imprenditoriale. Bisogna inoltre considerare un certo margine interpretativo nel quale rientrano, ad esempio, risoluzioni come la 303/E/2008 e – soprattutto – la 340/E/2008 da parte della stessa ENEA, l’Agenzia Nazionale incaricata di gestire le agevolazioni. In linea generale, possiamo dire che le agevolazioni per il risparmio energetico interessano tanto i privati quanto le imprese. Vediamo perché.

IMPRESE CHE HANNO DIRITTO ALLE AGEVOLAZIONI FISCALI

Un punto di partenza per affrontare la questione è la domanda n° 31 pubblicata nel sito web, a cura del Ministero dello Sviluppo Economico, dedicato all’efficienza energetica e in particolare alle agevolazioni fiscali (http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/). In un passaggio della risposta fornita si chiarisce come, a proposito dell’invio dei documenti:

Ciò vale anche per le unità immobiliari a destinazione d’uso diversa da quella residenziale (aziende, uffici, attività commerciali e produttive) purché univocamente definite come singola unità.

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Energy Service Company in Veneto: ci siamo

Energy service company VenetoIn una regione ad alto tasso di industrializzazione come il Veneto, l’Energy Service Company può dare un notevole contributo al bilancio di aziende, imprese e fabbriche. Il compito di una ESCo (acronimo di Energy Service Company) è infatti quello di ottimizzare le prestazioni energetiche del cliente e ridurre la spesa in bolletta. Non si tratta di un lavoro svolto in modo occasionale, ma di un vero e proprio servizio di analisi e assistenza continuativo, con alcune interessanti peculiarità che meritano di essere approfondite nel dettaglio. La prima e più importante riguarda la condivisione del rischio tra ESCo e committente: la tariffa per la consulenza e gli interventi di efficienza energetica, nello specifico, viene coperta in tutto o in parte – dipende dagli accordi – grazie al risparmio ottenuto. Per dirla con le parole di Wikipedia: il profitto della ESCO è legato al risparmio energetico effettivamente conseguito con la realizzazione del progetto

Wp Energy e la certificazione ESCo come garanzia di qualità

Altra peculiarità è il fatto che la certificazione ESCo venga assegnata solo a operatori qualificati. Vale a dire che non tutti i soggetti che forniscono consulenze in ambito energetico possono fregiarsi del titolo di Energy Service Company. Bisogna lavorare seguendo determinate procedure e mantenendo fede all’impegno di conseguire un certo margine di risparmio. Noi di Wp Energy siamo tra le compagnie che godono della certificazione ESCo in Veneto e su tutto il territorio nazionale. Una garanzia di qualità per quanti desiderano intraprendere un percorso di riduzione della bolletta energetica attraverso azioni come l’installazione di un impianto fotovoltaicoo la sostituzione delle tradizioni lampade con sistemi di illuminazione LED

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Energy Manager: il “mago” del risparmio energetico

Energy ManagerFigura professionale sconosciuta ai non addetti ai lavori, l’Energy Manager potrebbe essere definito, con un pizzico di ironia, il “mago” del risparmio energetico. Il suo ruolo nella gestione dei consumi di elettricità e gas non porta soltanto vantaggi economici nel breve e nel lungo periodo: in Italia, per le aziende di grandi dimensioni, la presenza di un Energy Manager è obbligatoria per legge. Stiamo parlando della legge n° 10 del 9 gennaio 1991 (Norme per l’attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia), secondo la quale tutte le industrie pubbliche e private che superino una certa soglia di consumo energetico devono avvalersi della consulenza e collaborazione di un Energy Manager. L’obiettivo è chiaro: razionalizzare le risorse ed evitare gli sprechi.

REQUISITI E COMPITI DELL’ENERGY MANAGER

L’Energy Manager deve conoscere il mercato libero dell’energia elettrica, la normativa in materia, le soluzioni di risparmio energetico. Il suo compito sarà quello di analizzare le prestazioni energetiche globali dell’azienda, a monte e a valle di eventuali interventi di ottimizzazione. Interventi che non si limitano all’installazione di impianti fotovoltaici industriali o alla sostituzione delle lampadine con sistemi di illuminazione a LED. Altrettanto importante è la verifica del contratto di fornitura di energia elettrica e gas, troppo spesso a vantaggio dell’azienda fornitrice e non del cliente.

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Valutazione bolletta Enel per industrie e imprese

Valutazione bolletta EnelL’onere economico legato ai consumi elettrici di industrie e imprese sembra destinato ad aumentare in modo costante e significativo. In questa prospettiva, la valutazione della bolletta dell’Enel o di altri operatori del libero mercato diventa un primo, fondamentale passo per avviare un percorso di risparmio energetico vantaggioso. Attraverso la valutazione della bolletta dell’Enel è possibile verificare la validità del contratto e, in un secondo momento, la coerenza delle misure adottate a livello strutturale. In altre parole, l’analisi dei consumi in bolletta permette di raccogliere informazioni preziose altrimenti inaccessibili, informazioni che poi serviranno a formulare un piano strategico di risparmio nel breve e nel lungo periodo.

I VANTAGGI DI UNA VALUTAZIONE DELLA BOLLETTA SU MISURA

Il vantaggio di una valutazione della bolletta dell’Enel è duplice: da una parte si cerca di capire se il contratto in essere è “gonfiato” o poco performante rispetto alle reali esigenze dell’utenza. Dall’altra si esaminano i consumi al fine di individuare le migliori soluzioni di risparmio energetico a disposizione. Il semplice cambio della fornitura o della tariffazione concordata, a volte, garantisce un risparmio di migliaia di euro l’anno. Noi di WP Energy, grazie alla profonda conoscenza delle dinamiche di mercato e degli attori che vi operano, siamo in grado di valutare in tempi rapidi e senza costi la bolletta di imprese, fabbriche, ditte e complessi industriali.

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