Certificati bianchi: funzionamento e vantaggi
Dei certificati bianchi, o Titoli di Efficienza Energetica (TEE), si è sempre parlato poco. Eppure, sapere come funzionano e quali vantaggi danno aiuterebbe le imprese a risparmiare, incentivando comportamenti virtuosi e politiche di efficienza energetica. Del resto, l’obiettivo per cui l’Italia, con il DD.MM. 20 luglio 2004, ha istituito i certificati bianchi è appunto questo: premiare chi realizza interventi volti a ridurre i consumi di energia elettrica, gas naturale e combustibili. Il cuore del meccanismo – si legge nella Guida ai Titoli di Efficienza Energetica pubblicata in PDF nel sito dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) –consiste nella responsabilizzazione di attori particolari, le aziende distributrici di gas e/o di energia elettrica, le quali si vedono assegnato un obiettivo di miglioramento dell’efficienza energetica da conseguirsi presso i propri clienti finali. Questa definizione è molto importante e permette di capire meglio l’argomento. Vediamo perché.
QUALE GUADAGNO PER CHI POSSIEDE i CERTIFICATI BIANCHI
Le aziende distributrici di gas e/o di energia elettrica citate nel paragrafo, secondo il sistema dei certificati bianchi, sono di fatto obbligate a conseguire determinati obiettivi di efficienza energetica. Per farlo, hanno la possibilità di finanziare parchi eolici, impianti fotovoltaici o altri progetti di questo tipo (ricevendo in cambio un certo numero di certificati bianchi dal Gestore dei Servizi Energetici – GSE), oppure, in alternativa, di comprare da altri operatori la quota di certificati bianchi stabilita. Il mercato e la relativa compravendita, dunque, sono a tutto vantaggio degli operatori virtuosi, che possono arricchirsi dal possesso e dalla cessione di certificati. La loro attenzione, di conseguenza, si sposta sugli utenti finali: spingendoli a un uso sostenibile dell’energia, gli operatori riescono a raggiungere gli obiettivi proposti.
Risultato? Molteplici occasioni di risparmio per le aziende, principali consumatori di energia: per il 2014, ad esempio, l’acquisto di auto elettriche aziendali verrà premiato con un mini sconto, mentre gli interventi di domotica, le ristrutturazioni edilizie, l’illuminazione led e via dicendo, continueranno a essere premiate con incentivi di varia entità. Ma c’è di più: dal 2011 anche le imprese soggette all’obbligo di nomina dell’energy manager secondo la legge 10/91 figurano tra i soggetti che possono entrare nel mercato dei certificati bianchi. Inoltre, dallo stesso anno, anche le Energy Service Company (ESCo) come la nostra hanno diritto a fare da intermediarie nella compravendita di titoli di efficienza energetica. La situazione è insomma in fermento e le opportunità di guadagno non mancano.