Certificati bianchi: cosa sono e quali opportunità
Nella news Certificati bianchi: funzionamento e vantaggi abbiamo presentato uno dei sistema di incentivazione per l’efficienza energetica più convenienti e forse meno sfruttati del nostro paese. Un sistema istituito per legge nel luglio del 2004 ed entrato in vigore nel gennaio del 2005, che prevede per le aziende aderenti la possibilità di ricevere bonus economici per gli interventi strutturali indirizzati al miglioramento delle performance energetiche. Poco conosciuti nonostante il loro potenziale, i certificati bianchi (o Titoli di Efficienza Energetica – TEE) rappresentano una ghiotta opportunità di business per realtà industriali con medie e grandi potenze installate. Fabbriche per la lavorazione del pellame, marmisti, vetrai, cementifici, inscatolamento del cibo, estrazione di minerali e tanti altri, accomunati dall’utilizzo sostenuto e continuativo di compressori, frigoriferi e macchinari con elevati consumi di energia elettrica o gas. Ma quali sono in concreto le opportunità di risparmio dei certificati bianchi?
Bonus a consuntivo o con modulo per investimenti all’avanguardia
Il bonus dei certificati bianchi si ottiene in due modi. O attraverso una procedura “a consuntivo”, per cui vengono misurati e monitorati i consumi prima e dopo l’intervento, oppure tramite la compilazione di un modulo messo a disposizione dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Per le procedure a consuntivo citiamo a titolo di esempio l’ammodernamento dell’impianto di illuminazione con tecnologia a LED: si misura il consumo delle normali lampadine utilizzate nello stabilimento e, in un secondo momento, il consumo energetico dei LED installati. Per quanto riguarda il modulo con il quale richiedere i certificati bianchi, occorre inviare la richiesta con i dettagli tecnici dell’azienda e del tipo di intervento sostenuto, affidandosi alla competenza di un energy manager o di una ESCo.